Corea e kiwi, nuovi spiragli su nuovi mercati
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- POLITICHE AGRICOLE E NUOVI MERCATI
- MERCATI: COREA, LA VISITA DEGLI ISPETTORI;
- BERRIES: IN SPAGNA MISSIONE COMPIUTA |
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L'EDITORIALE
Produzione, commercializzazione e politiche agricole
Sono mesi strategici, quelli autunnali, che vedono impegnata la nostra organizzazione di produttori su diversi fronti, dalle campagne in corso -uva da tavola, agrumi e kiwi, fra le principali - a quelle che a breve rappresenteranno le produzioni di punta dei nostri associati, come le fragole: alcune varietà sono già in produzione come “Fortuna”, per esempio, o la Candonga di Basilicata che presto arriverà sui mercati italiani e in parte anche su quelli esteri.
Quanto ai piccoli frutti, nello specifico i lamponi, la nostra recente partecipazione al Fruit Attraction di Madrid ha rappresentato un altro importante passo in questo cammino che ci vede protagonisti attivi e impegnati.
Le sperimentazioni procedono, così come va avanti quello scambio di informazioni utili con realtà già consolidate nella produzione di lamponi come la Spagna. Recente è in tal senso la nostra partecipazione a Hueva al congresso dedicato proprio ai piccoli frutti
(video in basso)
Infine, una considerazione importante riguarda il PSR e le misure che sono in corso di attuazione con l'uscita dei relativi bandi e le successive graduatorie.
Stando ai recenti dati divulgati dagli uffici regionali, rispetto al così detto “primo insediamento” (misura 6.1.1.) sono 183 le nuove imprese agricole (per un totale di 12 milioni di euro con cui è stata finanziata la misura), parliamo di imprenditori under 40 che in Basilicata hanno scelto come occupazione proprio il settore agricolo.
Si tratta di numeri interessanti e che confermano la crescita dell'interesse da parte dei giovani lucani verso l'agricoltura e le straordinarie opportunità che tendenzialmente offre in un contesto economico complessivo incerto.
Dallo scorso 10 novembre e fino al 20 febbraio 2017 sono disponibili altri 12 milioni di euro. Le attività, come precisato dall'assessore regionale all'Agricoltura, Luca Braia (foto a sx), potranno realizzarsi in modalità integrata con altri interventi a scelta per il sostegno agli investimenti nelle aziende agricole, per l'adesione ai regimi di qualità e per gli investimenti non produttivi, a partire dalla Misura 4.1 di prossima pubblicazione a loro riservata e che, se attivata, potrà concedere contributi aggiuntivi sino al 70% di 125.000 Euro.
L'ultimo cenno va alla recente visita della delegazione coreana, di cui si dirà approfonditamente in questa edizione Fruit Letter, interessata ad avviare rapporti commerciali con i nostri produttori.
Segno che il Made in Basilicata è costantemente sotto i riflettori mondiali per la qualità e la salubrità delle produzioni.
Andrea Badursi, direttore generale Asso Fruit Italia
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KIWI: VISITA DELLA DELEGAZIONE COREANA INTERESSATA ALLA COMMERCIALIZZAZIONE
La delegazione è stata ospitata a seguito della candidatura in sede ministeriale avanzata – e poi accolta - da Asso Fruit Italia nei mesi scorsi
Agli inizi di novembre, Asso Fruit Italia (AFI) ha accolto la visita dell'ispettore governativo della Corea del Sud, il dottor Lee Sang-Hun, che ha svolto, nei giorni del 6 e 7 novembre, i sopralluoghi nelle aziende associate ad Asso Fruit Italia per verificare la sussistenza di tutti i requisiti per la commercializzazione dei kiwi.
La prima tappa si è consumata con la visita a Scanzano Jonico dove nella sala meeting AFI si è tenuto prima l'incontro, e successivamente tutta la parte operativa con visite nei campi e nei magazzini e raccolta di informazioni da parte dei tecnici coreani, accompagnati da quelli di Asso Fruit Italia e da quelli dell'u fficio fito-sanitario regionale (Basilicata), guidato dal dirigente Ermanno Pennacchio affiancato da Vincenzo Castoro, responsabile (PO.) Diagnostica e biodiversità e dall'ispettore fitosanitario, Nicola Fornarelli.
“Siamo molto soddisfatti della visita, l'ispettore della Corea del Sud ha molto apprezzato sia la nostra produzione di kiwi, sia i magazzini in cui avviene la lavorazione, la conservazione e quindi la fase preparatoria al trasporto e alla commercializzazione”, ha detto Andrea Badursi, direttore generale di Asso Fruit Italia.
Che ha aggiunto: “Quella di oggi è un bella opportunità per le aziende nostre associate e per la Basilicata che rafforza la sua presenza sui mercati internazionali e aumenta nello specifico la sua penetrazione in Corea, mercato molto interessate. I coreani sono grandi consumatori di vegetali, dallo studio delle loro abitudini alimentari emerge che la frutta è usata frequentemente come snack e come dessert. Non è infatti diffusa la pasticceria e il conseguente consumo di dolci, inoltre la frutta è utilizzata come regalo prezioso; insomma tutti segnali che lasciano intravvedere reali opportunità di mercato che giungono da quel mercato”.
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L'agronomo dell'ufficio tecnico AFI, Salvatore Pecchia (foto a sx), ha aggiunto: “la delegazione coreana ha svolto importanti e puntuali controlli finalizzati ad accertare la qualità della frutta (kiwi, in questo caso, ndr) e verificare l'esistenza dei requisiti necessari per la commercializzazione verso la Corea del Sud. Gli investimenti fatti come Op - che hanno avuto ricadute positive sui nostri associati che hanno visto accrescere il valore aziendale, inteso come innovazione e sostenibilità – hanno permesso alle nostre associate di non farsi trovare impreparate, tant'è che la risposta odierna è stata molto positiva”
Per poter ospitare i coreani, Asso Fruit Italia ha avanzato la propria candidatura in sede ministeriale ed è stata scelta e dunque selezionata. La delegazione ha così visitato i campi di altre aziende associate Asso Fruit Italia.
L' occasione è stata, infine, utile per promuovere la Basilicata sia dal punto di vista squisitamente agronomico, sia da quello culturale. La delegazione ha visitato anche Matera, città capitale Europea della Cultura, ha visto le spiagge joniche e degustato la cucina lucana anche abbinata a contaminazioni delle cultura gastronomica dell'Italia meridionale.
Gianluca Pizzolla
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A MADRID MISSIONE "PICCOLI FRUTTI"
Asso Fruit Italia presente al Fruit Attraction, fiera in crescita “a doppia cifra” per la prima volta, hanno esposto aziende di Costa Rica, Danimarca, Repubblica Dominicana, Ecuador, Egitto, Lituania, Svizzera, Tailandia, Tunisia e Vietnam.
MADRID. Siamo stati in Spagna, dal 5 al 7 ottobre, al Fruit Attraction per continuare il discorso già avviato a Huelva alcuni mesi fa. I berries sono il presente e il futuro e l'organizzazione di produttori Asso Fruit Italia ci sta lavorando da un bel po'.
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A Madrid in rappresentanza di Asso Fruit Italia, c'erano Francesco Nicodemo, presidente dell'organizzazioni, e Andrea Badursi, direttore generale.
Anche questa esperienza è stata condivisa con
Italia Ortofrutta, "l'organizzazione delle organizzazioni" con cui Asso Fruit Italia ha intensi quanto costruttivi rapporti di collaborazione sul versante dell'aggregazione, la cui importanza è strategica per la reale crescita del comparto agricolo. Per l'azienda Frutthera srl, filiale commerciale di Asso Fruit Italia, era presete Federico Nicodemo
(foto in basso a dx)
Quanto ai dati di crescita del Fruit Attraction, all'ottava edizione hanno partecipato poco più di 58mila professionisti, dato che segna un incremento del 18% rispetto al precedente 2015.
I visitatori internazionali hanno raggiunto quota 10.085 (+17%): sono arrivati da 102 paesi, e in particolare dall'Europa - Italia, Francia, Portogallo, Regno Unito, Paesi Bassi, Germania, Polonia e Belgio. Folta la partecipazione operatori brasiliani e marocchini.
Per la prima volta, hanno esposto inoltre aziende provenienti dalla Costa Rica, Danimarca, Repubblica Dominicana, Ecuador, Egitto, Lituania, Svizzera, Tailandia, Tunisia e Vietnam.
(Nella foto, Andrea Badursi e Francesco Nicodemo con il
presidente onorario di Italia Ortofrutta, Gianni Petrocchi)
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