Export: crederci fino in fondo, cominciando dalla Cina
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L'EDITORIALE.
Export: crederci è doveroso
Non è un periodo semplice per l’agricoltura della Basilicata alle prese con un’emergenza idrica che sta destabilizzando non poco il settore e che si spera possa finire al più presto. Le recenti piogge hanno senza dubbio riportato un po’ di fiducia ma sicuramente non basta. La stagione, dal punto di vista commerciale, in particolare il capitolo export, si preannuncia moderatamente incoraggiante. Per Asso Fruit Italia il via libera alla commercializzazione degli agrumi verso la Cina – ottenuto anche grazie all’impegno profuso dalla Regione Basilicata e dall’assessore Luca Braia - è senza dubbio un punto in più per i nostri associati che vedono, finalmente, sbloccato un canale commerciale strategico, soprattutto se si considera che da molto tempo ormai l’embargo russo ha determinato frenate consistenti nei traffici commerciali.
Come riportato di recente dalla stampa specializzata (cfr.
Corriere Ortofrutticolo), le esportazioni, nel 2017, hanno registrato incrementi importanti, i Paesi più attivi sono stati Usa, Olanda, Germania, Cina, Brasile, Francia, Spagna e Canada, l’Italia invece di è guadagnata il nono posto e la notizia positiva è rappresentata dal fatto che la nostra nazione è nella top ten, sebbene si trovi dietro a competitors diretti come la Spagna. In tutto ciò non può passare inosservato – purtroppo – come il Mezzogiorno d’Italia rispetto alle esportazioni nazionali incida nella solo misura del 20%, davvero troppo poco. Capiamo che a incidere pesantemente su questo dato c’è l’endemica inadeguatezza infrastrutturale, cosa che invece premia – non a caso – il Nord del Paese, tant’è che Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte incidono per l’80% sulle esportazioni nazionali.
In ogni caso, le politiche agricole lungimiranti potrebbero dare slancio nei prossimi anni alle esportazioni anche dal Sud, la sinergia fra aziende e Amministrazioni può dare risultati molto incoraggianti.
In questo numero di Fruit Letter passeremo in rassegna le principali notizie che hanno riguardato Asso Fruit Italia: dalla partecipazione al Fruit Attraction di Madrid, all’argomento Export verso la Cina, fino alle recenti notizie che riguardano sia il Fruit&Salad on the Beach 2018, sia la partecipazione al The Rome Table.
Andrea Badursi, direttore generale Asso Fruit Italia.
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“LA CINA E’ VICINA”
Articolo di Filippo Mele, estratto da LaGazzettadel Mezzogiorno
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SCANZANO JONICO – La Cina è vicina. O meglio, gli agrumi ed i kiwi del Metapontino sono prossimi a sbarcare sul grande mercato del Paese orientale. Le prime commesse per l'importazione di queste due varietà di frutta sono in arrivo da parte di importatori cinesi all'associazione di produttori (Op) Assofruit. Si tratta della risultanza di due eventi. Il primo: l'accettazione da parte del “sistema import” cinese dei rigidi disciplinari di produzione da parte delle aziende associate alla Op del Metapontino. Disciplinari verificati di persona da tecnici delle società interessate nei frutteti dell'arco jonico lucano e delle altre realtà produttive. Il secondo: la partecipazione di Assofruit al recente The Rome Table - fresh world B2B meetings con Mimma Gallo, Ufficio commerciale e marketing, e Federico Nicodemo, Frutthera Groovers, azienda specializzata nella vendita oltre mare. Si è trattato di una sorta di “borsa merci” fitta di incontri con i rappresentanti della grande distribuzione internazionale e buyer a vario titolo provenienti da Cina, India, Inghilterra, Francia, Polonia, Australia e Paesi dell'Est Europa. E proprio a Roma è stato confermato il forte interesse da parte dei cinesi verso gli agrumi ed i kiwi della Basilicata. Ma ecco Salvatore Pecchia, tecnico agronomo di Assofruit: “Siamo tra i pochi esportatori italiani riconosciuti dal Governo cinese dopo aver superato tutti i controlli a cui siamo stati sottoposti da parte dei loro operatori. Attendiamo le prime commesse. Esporteremo agrumi di Basilicata, Puglia e Calabria dopo averli lavorati nel nostro magazzino di Scanzano Jonico ed in quelli convenzionati. La campagna è al via. Le nuove varietà, tuttavia, sono più apprezzate dai consumatori rispetto a quelle più vecchie. Chi compra, oggi, sta attento anche alle produzioni integrate o biologiche. Per dire come andrà bisognerà aspettare la chiusura delle vendite. E questo riguarda sia gli agrumi sia i kiwi. E siamo pronti per partire anche con l'India in cui abbiamo già commercializzato uva da tavola”. Insomma, per confermare il settore agroalimentare strategico per l'economia del Metapontino servono rigidi disciplinari di produzione per i vari comparti riconosciuti a livello internazionale, come nel caso della Cina, associati alla scelta di nuove varietà ed alla apertura organizzativa versi i vasti mercati dei Paesi cosiddetti emergenti.
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ASSO FRUIT ITALIA AL “THE ROME TABLE”: “BUYER INTERNAZIONALI INTERESSATI ALLE NOSTRE PRODUZIONI: AGRUMI, KIWI, FRAGOLE E BIOLOGICO LE RICHIESTE PIÙ FREQUENTI”
L’Op con sede a Scanzano Jonico è fra le uniche tre realtà economiche italiane ad aver ottenuto il via libera per l’export degli agrumi verso la Cina
ROMA. Asso Fruit Italia (AFI) presente al The Rome Table – fresh world B2B meetings – che si è svolto nei giorni del 7 e dell’8 novembre 2017, a rappresentare l’Organizzazione di Produttori con sede in Basilicata, Mimma Gallo, dell’ufficio commerciale e marketing (AFI) e Federico Nicodemo, Frutthera Groovers, azienda specializzata nella vendita oltre mare. In una dichiarazione congiunta, Gallo e Nicodemo hanno dichiarato: “Due giorni fatti di incontri con rappresentanti della grande distribuzione internazionale e buyer a vario titolo provenienti da India, Cina, Inghilterra, Francia, Polonia, Australia e Paesi dell’Est europa, così detti emergenti. Forte l’interesse da parte dei cinesi verso i nostri agrumi: Asso Fruit Italia è infatti fra le tre realtà aziendali presenti in Italia che ha ottenuto il via libera per la commercializzazione degli agrumi verso Pechino”, hanno rimarcato. Gallo e Nicodemo hanno poi aggiunto: “Cresce l’interesse generalizzato anche verso la nostra produzione di piccoli frutti, in particolare i lamponi”. E, infine: “L’occasione è stata utile per rinforzare rapporti commerciali già in corso e che riguardano produzioni come le susine e le clementine. Inoltre, richieste anche relativamente alla fragola della Basilicata. Insistente, poi, la richiesta di informazioni relative al biologico che coinvolge tra gli altri anche i paesi emergenti che vedono in quel tipo di produzione mercati aperti nei paesi di riferimento”. Roma Table è un BtoB internazionale pensato per favorire gli incontri fra operatori, gli operatori italiani, nei due giorni, hanno incontrato aziende estere interessate ad acquistare produzioni ortofrutticole. L’evento si è svolto all’Hotel Parco dei Principi a Roma.
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FRUIT&SALAD SCHOOL GAMES: VENERDÌ 16 NOVEMBRE E'STATA PRESENTATA L'INIZIATIVA PER IL 2018, AL CENTRO L'EDUCAZIONE ALIMENTARE
Il 17 novembre scorso al Mec Paestum Hotel di Capaccio-Paestum è stata presentata l' edizione 2018 di ‘Fruit &Salad School Games’. Fruit &Salad School Games’ è una campagna di sensibilizzazione ai corretti stili di vita rivolta agli alunni della scuola elementare e media, che promuove, in particolare, la diffusione del consumo di frutta e verdura associato ad attività fisica in forma di giochi sportivi.
Le Organizzazioni di Produttori Italiane aderenti al progetto Fruit & Salad on the beach’ sono: Alma Seges (Campania), AoA (Campania), AOM (Molise), Asso Fruit Italia (Basilicata), Agritalia (Puglia), La Deliziosa (Sicilia) e Terra Orti (Campania). Nel 2017, l'iniziativa è stata ospitata per la prima volta anche sulle spiagge della Basilicata, esattamente nel Metapontino (Scanzano Jonico, Marina di Pisticci e Nova Siri), quattro tappe che hanno riscosso successo e folta partecipazione.
Anche per il 2018, la Basilicata si prepara ad ospitare l'evento e presto saranno resi noti i nomi degli stabilimenti balneari e dei villaggi che accoglieranno l'iniziativa.
(Nella foto, Andrea Badursi, dg Asso Fruit Italia, durante una fase dell'edizione 2017 in Basilicata)
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