OBBLIGHI RINVIATI PER LA L. 124/17
Gli obblighi di trasparenza degli enti non commerciali, fissati dalla legge 124/2017 (legge sulla concorrenza), per i rapporti economici con le pubbliche amministrazioni sono di fatto slittati al 28/02/2019 in quanto l'ANAC, l'Autorità anticorruzione  "non emanerà linee guida, riguardando la legge soggetti privati sui quali l'Anac non ha alcun diritto per intervenire". La norma prevede la pubblicazione sui propri siti o portali digitali entro il 28/02 di ogni anno, delle informazioni relative a " sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque a vantaggi economici di qualunque genere ricevuti dalle medesime pubbliche amministrazioni e dai medesimi soggetti nell'anno precedente". La c.d. "Amministrazione trasparente".

Occorre sottolineare l'obbligo dell'indicazione della qualifica di ETS nella denominazione (che vedremo sarà sostituito con ODV per le organizzazioni di volontariato e con APS nelle associazioni di promozione sociale) e la previsione delle finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale perseguite. L'art. 22, comma 4 del D.Lgs. 117/2017 - come già visto a pag. 4 dell'approfondimento FNP - gennaio 2018 - fissa l'entità del patrimonio minimo per associazioni e fondazioni che richiedono la personalità giuridica. Talune clausole possono essere riportate sia nell'atto costitutivo che nello statuto (che possono essere scissi in due documenti, come di solito avviene), con la precisazione che, in caso di contrasto, le clausole dello statuto prevalgono su quelle dell'atto costitutivo.   Leggi di più..

LA CIRC. N. 2/18 DELL'ISPETTORATO NAZIONALE DEL LAVORO SULLA LEGGE DI BILANCIO:

Questa volta l'INL non ha tardato molto a commentare la Legge n. 205/2017, che ai commi 357-361 parla di "Associazioni sportive dilettantistiche". Dedichiamo a questo tema il fnpSPORTflash di oggi.

La circolare, dopo aver analizzato gli esoneri contributivi (commi 100-108), la decontribuzione per assunzioni presso cooperative sociali di persone cui è riconosciuta protezione internazionale (c. 109), la decontribuzione - disposizioni comuni (commi 113-114) e la decontribuzione agricola (c. 117-118), si sofferma sulle Associazioni sportive dilettantistiche (commi 357-361), ed in particolare sulla circostanza che la disciplina sulle  "collaborazioni organizzate dal committente" di cui all'art. 2 del D.Lgs. n. 81/2015 non trova applicazione in relazione alle collaborazioni rese a fini istituzionali alle società sportive dilettantistiche lucrative, analogamente a quanto previsto in relazione alle collaborazioni rese in favore di associazioni e società sportive dilettantistiche affiliate a Fsn, Dsa, Eps riconosciuti dal CONI, come individuati e disciplinati dall'art. 90 della L. n. 289/2002.

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NEL PROSSIMO APPROFONDIMENTO (20/03/2018) vi daremo conto dell'importante riunione della Giunta Nazionale del CONI (12/03/2018) chiamata a decidere per quali mansioni sarà necessaria l'impostazione dei co.co.co. "sportivi" (oltre che amministrativi-gestionali già in vigore dal 2013), per i quali si dovrà gestire (in teoria dal 1/1/2018, ma con auspicabile sanatoria) - salvo colpi di coda elettorali - la comunicazione al centro per l'impiego, la tenuta del L.U.L., la stampa dei cedolini paga.

E' di oggi la notizia (pag. 29 del quotidiano Italia Oggi) di una nota della Federazione Italiana Pallavolo che esprime le sue perplessità sull'assimilazione delle prestazioni sportive alle co.co.co., "almeno fino a quando il CONI non deciderà diversamente". Termina la nota con questa frase: "si creerebbe una situazione che porterebbe, verosimilmente, a una paralisi delle attività sportive". Stiamo a vedere cosa succede!

La tutela sanitaria degli sportivi dilettanti: i recenti chiarimenti del Ministero della Salute (B. Agostinis).

Per approfondimenti su materie fiscali-sportive:  www.fiscosport.it

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