MODELLO EAS: QUANDO VA RIPRESENTATO ENTRO IL 31/3/2016
In base all'art. 30 del D.L. 185/2008, gli enti associativi in genere (e le società sportive dilettantistiche costituite nella forma di società di capitali o cooperative senza scopo di lucro) sono tenuti a rispettare - fatti salvi gli esoneri disposti dalla norma - gli obblighi di presentazione del MODELLO EAS nel termine di 60 giorni dalla costituzione (o dall'inizio attività, in caso di successiva acquisizione di partita Iva) e alla ripresentazione entro il 31 marzo dell'anno successivo, in caso di variazioni dati intervenute nell'anno solare precedente (31/03/2016 per le variazioni 1/1-31/12/2015).
La ratio della norma è quella di permettere all'Agenzia delle Entrate di conoscere e di aver sempre aggiornati i dati delle associazioni che intendono avvalersi della de-commercializzazione delle quote associative e dei corrispettivi specifici connessi all'attività istituzionale.
Tuttavia la ripresentazione del modello Eas entro il prossimo 31 marzo non riguarda la totalità delle associazioni che hanno subìto variazioni, ma solo con riferimento ad alcuni dei dati a suo tempo comunicati.
Prima di tutto occorre evidenziare che non devono essere comunicate le variazioni già rese note all'Amministrazione finanziaria con le comunicazioni periodiche (es. variazione dati AA5/6 o AA7/11), nè quelle che riguardano i punti n. 20, 21, 23, 24, 30, 31 e 33 del modello, in quanto dati la cui variabile non è considerata rilevante.
Sarà più facile che sia chiamata a ripresentare il modello Eas un'associazione culturale rispetto ad un'associazione sportiva dilettantistica o un' associazione di promozione sociale iscritta al registro in quanto, per queste ultime, i soli dati richiesti nel modello "light" sono i campi: 3, 4, 5, 6, 20, 25 e 26.
E' giusto precisare che però se l'ente rientra tra quelli che devono effettuare la ripresentazione dell'EAS, lo stesso deve essere ricompilato in ogni sua parte (se modello ordinario) e non limitatamente alle variazioni intervenute.
Tra i soggetti esonerati dal modello Eas, ricordiamo i principali:
- le fondazioni;
- le pro loco che hanno optato per la legge n. 398/91;
- le onlus di cui all'art. 10 del D.Lgs. n. 460/97;
- le organizzazioni di volontariato (L. 266/91) iscritte nei registri regionali che svolgono solo attività commerciali "marginali";
- le associazioni sportive dilettantistiche, iscritte al registro Coni che non svolgono attività commerciali.
Quest'ultima ipotesi di esonero ha creato più di un equivoco al momento dell'introduzione del nuovo obbligo, fino a quando la circolare 45/E del 29/10/2009 ha chiarito che per usufruire dell'esonero l'ASD non deve svolgere nemmeno attività strutturalmente commerciali, intendendo per tali quelle de-commercializzate. Pertanto è esonerata l'ASD iscritta al registro Coni che incassa esclusivamente dai propri associati solo quote associative.
Purtroppo sono ancora molte le piccole realtà associative che, pur obbligate, non vi hanno adempiuto e non giova l'attuale situazione che non permette loro di ravvedersi se nel 2009 (data di entrata in vigore del D.L. 185/2008) o nel 2012 (ultima sanatoria - risoluzione n. 110 del 12/12/2012) non hanno provveduto alla presentazione telematica del modello. L'unica ancora di salvezza a vedersi assoggettare ad IVA e ad imposte dirette tutte le entrate (sia istituzionali che commerciali) è la cosiddetta REMISSIONE IN BONIS (art. 16 D.Lgs. 175/2014) che permette con il pagamento di una somma di € 258,00 (F24 cod. 8114) di usufruire di una sanatoria sull'omissione purché sia sanata nel termine della presentazione della dichiarazioni dei redditi (30/9/2016 per coloro che hanno l'esercizio sociale coincidente con l'anno solare) con effetti dall'inizio del periodo d'imposta (2015, in questo caso). Nulla però che possa sanare le annualità 2011-2012-2013-2014 pienamente accertabili per coloro che hanno omesso un adempimento del quale - con ogni probabilità - ignoravano l'esistenza.
Sarebbe auspicabile un intervento legislativo che permetta una riapertura della vecchia sanatoria ovvero la possibilità - magari limitatamente alle associazioni che hanno solo il codice fiscale e non svolgono neppur occasionalmente attività commerciale - di utilizzare la remissione in bonis con effetto retroattivo (dal momento che non hanno nemmeno un termine di presentazione del modello Unico a cui far riferimento): sarebbe una bella apertura per coloro che fanno effettivamente attività senza scopo di lucro.
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Sempre a proposito di MODELLO EAS, si segnala una carenza dell'Agenzia delle Entrate che non aiuta i professionisti del settore: l'avvenuta presentazione del modello non è infatti rilevabile dal cassetto fiscale e pertanto il Presidente o il commercialista delegato devono accedere agli uffici dell'Agenzia per conoscere i dettagli circa l'avvenuta presentazione o meno del modello e non possono farlo on-line come invece avviene per le altre dichiarazioni, per i versamenti, ecc.
PROSEGUIAMO BENE IL NUOVO ANNO: vediamo cosa c'è da fare!
E' già tempo di BILANCI per le associazioni con esercizio coincidente con l'anno solare: nel mese di aprile vanno convocate le assemblee e pertanto il Consiglio Direttivo deve attivarsi affinchè il RENDICONTO ECONOMICO E FINANZIARIO sia pronto per tale importante adempimenti (a maggior ragione se è presente il COLLEGIO SINDACALE che deve averlo e redigere la propria relazione prima dell'assemblea degli assocati).
Studio Canta & Fisconoprofit ricordano che l'eventuale affidamento dell'incarico di redigere tale documento deve avvenire entro i termini di cui sopra, in quanto in sede di dichiarazione dei redditi tali richieste non saranno accolte.
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PROSSIMI CONVEGNI IN
PROGRAMMAZIONE:
marzo-aprile 2016:
18/3 - FISCOSPORT FERRARA
24/3 - ODCEC CHIAVARI (GE)
5/4 - ASSONAUTICA GENOVA
maggio-giugno 2016:
SANREMO (IM)
TORINO
VARAZZE (SV)
VOGHERA (PV)
Nella pagina seguente le locandine dei convegni Fiscosport (Ferrara 18/3/2016) e ODCEC Chiavari 24/3/16.
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in evidenza da newsletter Fiscosport n. 4/2016 del 25/2/2016
VIII Convegno Nazionale & Meeting dei Consulenti - FISCO vs SPORT DILETTANTISTICO: FINE DELLE OSTILITÀ? Dalla teoria alla prassi: i percorsi per una convivenza più tollerabile - Ferrara, 18 marzo, ore 14.15-19.00 e 19 marzo, ore 10.00-13.00
L’APERTURA DELLA PARTITA IVA PER I COLLABORATORI SPORTIVI: UN’OPPORTUNITA’ DA VALUTARE CON GRANDE ATTENZIONE (Patrizia Sideri)
LAVORO ACCESSORIO – INPS CHIARISCE IL DUBBIO SULL'INQUADRAMENTO DELLE ASSOCIAZIONI E SOCIETA’ SPORTIVE DILETTANTISTICHE (Maurizio Falcioni)
Per approfondimenti su materie fiscali-sportive:
www.fiscosport.it
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