ARANCE, L'ACCORDO ITALIA CINA NON VA MA A PAGARNE LE SPESE SONO I PRODUTTORI DELLE BIONDE
Disco verde alle arance rosse, stop a quelle “bionde”. Può sembrare paradossale ma per il momento le cose stanno proprio così. La situazione appare ancora più controversa per un altro aspetto per niente marginale: nel 2016 una delegazione cinese è stata in Basilicata, esattamente nel Metapontino per visitare le aziende produttrici di arance associate Asso Fruit Italia, e l’accordo raggiunto in quella circostanza sembrava cosa fatta. Invece no, come ha spiegato Francesco Nicodemo (nella foto), presidente Asso Fruit Italia: “La Basilicata e la Puglia, di fatto, sono state estromesse dai giochi nonostante il protocollo agrumi, sottoscritto nel 2015, preveda anche l'esportazione di arance bionde".
Il presidente di Asso Fruit Italia ha inoltre aggiunto: "Convinti di poter iniziare a lavorare con la Cina, abbiamo programmato per l'inizio di febbraio la partenza del primo container di arance bionde. E, addirittura, abbiamo approntato un imballaggio ad hoc con diciture cinesi".
E, ancora: "Gli importatori cinesi, tuttavia, ci hanno informato che non sarà possibile procedere con l'operazione, in quanto l'accordo è considerato valido solo per le arance rosse.
Cosa è successo? Chi ha spinto per metterci fuori? E' stata la Spagna che, quest'anno, ha programmato di spedire in Cina circa mille container di arance bionde? La Basilicata e la Puglia vogliono e si attendono delle risposte".
Risposte che si spera arrivino al più presto.
Gianluca Pizzolla, redazione Fruit Letter