"ABITARE IL BLU" Cohousing per l'Autismo
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"ABITARE IL BLU" Cohousing per l'Autismo
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Descrizione del progetto
La Fondazione
La fondazione Giovanni XXIII nasce da un gruppo di genitori di ragazzi affetti da autismo. Con il supporto di professionisti competenti e appassionati riesce ad attivare , nel tempo, dei servizi specifici per la gestione dei loro figli. Viene aperto un centro diurno dove i ragazzi usufruiscono di interventi educativi personalizzati per accrescere le loro autonomie, ridurre i comportamenti “problema”, favorire la socializzazione. Vengono attivati programmi di residenzialità notturna e di accoglienze in emergenza. Il percorso è costantemente condiviso con le famiglie con lo scopo di supportarle nelle difficoltà e di trovare insieme soluzioni per il benessere dei loro figli.
La fondazione intende garantire e accompagnare il passaggio dal “durante noi” oggi al “dopo di noi” domani, aiutando le famiglie a far crescere i loro figli, permettendo ai figli di abitare nuovi spazi e nuove esperienze.
Il progetto “Abitare il blu”
Una famiglia a noi associata sceglie di mettere a disposizione la propria abitazione per fa nascere un progetto sperimentale di residenzialità per i nostri ragazzi in un contesto abitativo e relazionale simile a quello di una casa famiglia.
Il progetto prevede la co-abitazione di 3 persone autistiche con la presenza permanente di un operatore a supporto.
Il numero ristretto di conviventi facilita l’instaurarsi di rapporti più profondi, permette di conservare delle proprie abitudini e di personalizzare alcuni spazi dell’abitazione.
Il numero ristretto permette anche di esprimere le proprie potenzialità. Ci sono ragazzi capaci di preparare la tavola, riordinare, stendere il bucato e si realizzano potendolo fare. Inoltre si lavorerà sulla possibilità che gli utenti a più alto funzionamento siano di supporto agli utenti meno autonomi.
L’ubicazione dell’abitazione in zona densamente popolata permetterà di fare rete con il territorio ( vicini di casa, associazioni, oratorio, scuole ecc..).
Beneficiari del progetto
I beneficiari del progetto sono soggetti giovani affetti da disturbo dello spettro autistico, con livelli differenziati di funzionamento e quindi con differenti potenzialità/risorse in termini di autonomia sociale e relazionale. All’interno dell’abitazione gli utenti a più alto funzionamento saranno di supporto a quelli con autonomie sociali relazionali più limitate. Potenzialmente il progetto si rivolge a circa 20 soggetti provenineti da tutto il territorio provinciale. Il progetto prevede la coabitazione di tre soggetti per volta ( per notte o per weekend))
Attività dell'organizzazione
La Fondazione si occupa di pazienti adulti affetti da autismo grave e realizza interventi a carattere psicoeducativo finalizzati sia alla nascita, allo sviluppo e al mantenimento sia di autonomie di base personali e laddove possibile interpersonali, sia al miglioramento delle capacità relazionali, e di presa di coscienza pur parziale delle proprie difficoltà endogene.
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