EMERGENZA IDRICA
"L'ortofrutta non può morire di sete"
Siccità e dispersione idrica, Badursi: occorrono risposte, risorse e pianificazione. L’agricoltura non può morire di sete. Impegno concreto e immediato da parte della Regione Basilicata
SCANZANO JONICO. “I livelli di invasamento registrati in Basilicata sono fra i peggiori che siano stati accertati negli ultimi quindici anni, ragion per cui è necessario che sia la Regione, sia gli enti incaricati alla governance dell’acqua adottino immediatamente i provvedimenti necessari: il comparto agricolo non può morire di sete”, così Andrea Badursi presidente di Asso Fruit Italia e Fedagri (Confcooperative) ha commentato l’attuale momento caratterizzato da insufficienza idrica.
E, ancora: “Il tema è ampio e coinvolge problemi molto seri: da quello contingente rappresentato dalle scarse precipitazioni a quello dell’endemica dispersione di acqua destinata all’irrigazione lungo la rete. La necessità quindi è rappresentata anche dalla revisione e dal consolidamento del sistema idrico affinché sia efficiente e non permetta sprechi della preziosa risorsa”.
“Come organizzazione di produttori (OP), già negli ultimi decenni, abbiamo fatto del tema idrico un punto fondamentale del nostro impegno, partecipando a progettazioni e azioni che hanno visto la nostra OP in prima linea per far sì che le aziende si dotassero di sistemi irrigui efficienti e controllabili anche in remoto.
Auspichiamo che la stessa attenzione e la consapevolezza verso il vasto tema idrico guidino gli organi di governo a tutti i livelli per adottare le decisioni più attuali e concrete. Alla Regione Basilicata nel chiedere un impegno immediato, offriamo disponibilità per poter fornire spunti e condividere le conoscenze dirette sull’argomento”.
“Non si può pensare, oggi, di poter fare ortofrutta intensiva, come accade nel Metapontino e più in generale nel Mezzogiorno, trascurando un tema centrale come l’acqua e l’efficienza funzionale della rete idrica”.
E, infine Badursi: “Altrettanta importanza chiediamo verso l’adozione di misure e strumenti che consentano al sistema aggregato di continuare a partecipare a progetti che offrano concrete opportunità di innovazione nella gestione idrica razionale dell’acqua all’interno delle aziende.
Non ci stancheremo mai di ricordare a noi stessi e a chi ha l’onere di governare che gli investimenti in sostenibilità non solo sono risposte reali a problemi seri come la desertificazione ma rendono le aziende competitive e capaci di resistere ai cambiamenti, come quello climatico che ogni anno e con diverse forme fa sentire la sua problematica presenza”.
In queste ore, fra i comuni del Metapontino (Basilicata) la Città di Pisticci ha deliberato la dichiarazione dello stato di calamità per siccità.
LAVELLO. “L’emergenza siccità in Basilicata sta assumendo dimensioni drammatiche. Anche nel Vulture-Melfese le produzioni stanno letteralmente morendo di sete. Fra le eccellenze dei ridetti territori è opportuno ricordare gli ortaggi di qualità come il pomodoro e altre specialità, ma anche la frutta, nello specifico le percoche a pasta gialla”, ha precisato Andrea Badursi, presidente dell’Organizzazione di produttori (OP) Asso Fruit Italia con aziende agricole associate in Basilicata e in altre regioni italiane.
“Per quel che riguarda la Basilicata le aziende agricole dei nostri associati – densamente presenti nei diversi areali agricoli lucani – stanno vivendo una fase a dir poco critica. Segnali non incoraggianti giungono anche dagli operatori dell’industria, aziende come Eugea Mediterranea S.p.A. hanno espresso forti preoccupazioni sulla disponibilità di acqua necessaria per assicurare i processi industriali di trasformazione alimentare dei prodotti ortofrutticoli”
Si registra, da Sud a Nord della Basilicata, la totale insufficienza di risorsa idrica legata a contingenze come la siccità ma anche ai purtroppo noti limiti strutturali della rete idrica. Le perdite coinvolgono le reti presenti nell’intera regione, pertanto sono inevitabilmente inficiati i livelli di approvvigionamento. A ciò vanno ad aggiungersi altre criticità strutturali che interessano le opere necessarie al corretto funzionamento in fase contenitiva degli invasi”.
“Il comparto ortofrutticolo del periodo si è fermato e quel che è peggio, come diffusamente riferito dai nostri associati, anche i progetti aziendali futuri rischiano di essere pesantemente compromessi dall’attuale situazione”, ha aggiunto Badursi.
Il presidente dell’Organizzazione di produttori, con sede a Scanzano Jonico, ha poi concluso: “La richiesta che registriamo fra le tante aziende associate è quella di aprire un serio e fattivo confronto senza esitazioni con gli organi preposti alla governance della preziosa risorsa. Come OP stiamo già avviando le interlocuzioni affinché si trovino le soluzioni più appropriate per fronteggiare l’emergenza attuale e si pianifichi il futuro. Sul tavolo c’è un intero comparto e ci sono aspettative di lavoro e sociali che non possono essere in alcun modo sacrificate”.
TUTTE LE OP TORNANO A SCRIVERE AL GOVERNATO DELLA BASILICATA, VITO BARDI
Egregio Presidente della Regione Basilicata,
Gen. Vito Bardi,
Egregio Assessore all’agricoltura Carmine Cicala
Facciamo seguito alla nostra comunicazione del 3 luglio u.s, che ad ogni buon fine si allega, con la quale Le abbiamo rappresentato in qualità di rappresentanti delle Organizzazioni di Produttori Agricoli (OP) della piana del Metapontino la gravissima situazione idrica che sta attualmente affliggendo il nostro territorio.
La crisi sta peggiorando di giorno in giorno anche in considerazione delle temperature elevatissime che stanno interessando le zone costiere, con punte anche di 42 gradi. Per la prossima settimana si prevedono temperature ancora superiori che non solo metteranno a repentaglio le produzioni ancora non compromesse, ma danneggeranno irreparabilmente gli stessi impianti arborei con conseguenze che si riverbereranno anche nelle prossime stagioni.
La necessità principale è quella di avere volumi di acqua adeguati al periodo estivo, come testimoniato dal prelievo storico ventennale. L’acqua distribuita in alcuni comprensori particolarmente critici non è per nulla sufficiente a garantire il funzionamento degli schemi idrici, con pesantissime ricadute sulle aziende agricole.
Tutto ciò premesso Le rinnoviamo con estrema sollecitudine la richiesta di un incontro per rappresentarLe nel dettaglio la situazione emergenziale e valutare insieme le possibili soluzioni da porre in essere.
Il comitato – Tavolo di crisi per l’emergenza idrica
O.P. Agorà
O.P. Frutthera
O.P. Terre della Luce
O.P. Agricola Felice
O.P. Ancona
O.P. Assofruit Italia
O.P. Apofruit
O.P. Primo Sole
O.P. Athena
O.P. Ortoromi