«Quando gli Amici mi invitano a scrivere su Paolo, sento che il mio compito è testimoniare la sua storia umana: famiglia, affetti, studi, episodi, incidenti (si, anche quelli, perché contribuiscono a descrivere l’uomo). Della sua vita pubblica, cioè di lavoro, di pensiero e di offerta … sono testimoni autorevoli e appassionati, spesso più informati di me, i suoi meravigliosi interpreti». Comincia così l’ennesimo (ma sempre originalissimo) ritratto che Maria De Benedetti ci propone di suo fratello Paolo e del rapporto che li ha uniti lungo tutta la vita. Lo pubblichiamo per gentile concessione de
Il Platano, sul quale è apparso lo scorso anno, sicuri che lo schema scientifico (quanto teneramente colloquiale) in cui Maria lo ha strutturato, non mancherà di affascinare ancora una volta i nostri lettori.