Nel 1959 Truffaut vince sorprendentemente al Festival di Cannes con I quattrocento colpi, il film che segna anche la sua prima collaborazione con Jean-Pierre Léaud (allora quindicenne), e che dà vita ad un fenomeno più unico che raro nella storia del cinema: Truffaut infatti seguirà la maturazione fisica e psicologica di Antoine Doinel (il personaggio interpretato da Léaud) nell'arco di un ventennio, dai primi turbamenti adolescenziali (I quattrocento colpi) alle prime "cotte" (Antoine e Colette), dai primi veri innamoramenti (Baci rubati), al matrimonio, alla nascita di un figlio e ai primi tradimenti (Non drammatizziamo ... è solo questione di corna) fino al divorzio e alla disperata ricerca di una nuova felicità (L'amore fugge).

  In 1959 Truffaut surprisingly wins the Cannes Film Festival with The Four Hundred Blows, the film which also marks his first collaboration with Jean-Pierre Léaud (then fifteen), and which marks a unique phenomenon in the history of cinema: Truffaut will follow the physical and psychological maturation of Antoine Doinel (the character played by Léaud) over a twenty-year period, from his adolescence (The Four Hundred Blows) to his first "crushes" (Antoine and Colette), from his first true love (Stolen kisses), to marriage, the birth of a child and the first betrayals (Bed and board), ending in divorce and the desperate search for a new happiness (Love on the run).