Paolo De Benedetti era un personaggio per così dire universale. Non nel senso letterale del termine, s’intende, ma perché oltre ai tanti che hanno avuto il privilegio di conoscerlo personalmente, erano addirittura tantissimi coloro che lo apprezzavano anche solo per averlo ascoltato alle sue innumerevoli conferenze tenute in giro per l’Italia, o ancor più alla radio. Di queste migliaia di persone, almeno per tanti anni, ha fatto parte anche Maurizio Scordino: che
PdB lo ha conosciuto soltanto nel 2007, ma che - sebbene non credente - di lui, da sempre, non perdeva un solo intervento tra i molti trasmessi da
Uomini e Profeti: il programma radiofonico di
Radio3 Rai che va in onda il sabato e la domenica mattina. In questo breve e commovente ricordo del suo primo “incontro” con Paolo, il direttore di
Identità interpreta le emozioni proprio di quest’ampia categoria di estimatori del biblista astigiano: i radioascoltatori che, pur nella distanza dell’etere, dopo la prima volta non potevano più fare a meno di considerare Paolo come un carissimo “membro di famiglia”.