Venezia: i cinque secoli
di un ghetto molto speciale
di Melita Rabbione
Si celebra quest’anno il quinto centenario del Ghetto di Venezia: una data importante che riguarda un’intera comunità e che, anche nel caso astigiano, non manca di destare interesse e ricerca di analogie. Proprio dai recenti lavori collegati al progetto portato avanti dal Cepros Asti – Onlus in collaborazione con Israt, Uni-Astiss e Fondazione Palazzo Mazzetti: “Gli itinerari dei popoli. Le Comunità ebraiche del Basso Piemonte”
, infatti, sembra essere emerso che più di un manufatto oggi custodito nei musei veneziani e appartenuto a famiglie ebree nei secoli passati, sia stato realizzato proprio ad Asti dagli artigiani locali. Nell’articolo pubblicato su questo numero di Identità, Melita Rabbione ripercorre le date salienti del primo Ghetto in assoluto, costruito nella Città dei Dogi l’anno 1516, evidenziando con originalità più di una comunanza tra quella storica situazione di esseri umani rifugiati e accolti, e l’attuale realtà migratoria che osserviamo ogni giorno. Osservando che per quanto si trattasse sempre di un’inaccettabile forma di segregazione, quella veneziana si è rivelata meno severa e assai più strumentale di quel che si creda.