È così che, tra il serio e il faceto, Rita De Alexandris ci aiuta a chiudere con un sorriso l’anno di
Identità
. Ricostruendo per noi una pagina di (piccola, ma neppure troppo) sociolgia della famiglia, in cui descrive la trasformazione epocale dei festeggiamenti natalizi, da quelli semplicissimi ancora in uso nel dopoguerra, al rito consumistico (per non dire pagano) che caratterizza invece il Natale della modernità.
Ricordi d’infanzia e di adolescenza, quelli che ci racconta la “diversamente giovane” Rita, sicuramente teneri eppure al tempo stesso già carichi dei problemi e dei pensieri concreti, con cui le persone si preparavano a voltare (finalmente) pagina, verso un futuro che si sperava portasse anche in Italia pace duratura e benessere diffuso.
«L’atmosfera natalizia - ci spiega sempre Rita De Alexandris - era completata dalle voci che dai giradischi ci parlavano di Natale in inglese. Non lo capivamo, ma sentivamo una magia che ci commuoveva. Era ancora un Natale ricco di sentimenti, che col tempo avremmo dovuto impegnarci a conservare, per non venire travolti dalla superficialità e dal consumismo».
Il Cepros riapre la sua biblioteca il prossimo 8 gennaio. Buone feste!