Il lavoro del docente universitario è fatto di ricerca scientifica, ma anche di didattica, che non dovrebbe essere messa in secondo piano, come invece spesso accade negli atenei. Bisognerebbe chiedersi perché il 44% degli studenti non conclude il percorso universitario. I giovani oggi sono cambiati, vivono un’adolescenza prolungata. Tramite una formazione adeguata dei docenti, la didattica dovrebbe aggiornarsi, a tutti i livelli di istruzione, per andare incontro a questi studenti altrimenti disadattati. Ma il docente universitario è un po’ narciso, sempre pronto a chiedersi «Come sto?» quando incontra l’altro (che sia uno studente, o un suo collega) sul suo cammino. L’invito di Stefano Pivato è quello di essere un po’ meno egocentrici, di notare, come docente, i difetti del sistema universitario e di arrivare ad “indignarsi” per poterlo migliorare.