Premio Asti d'Appello: istruzioni per l'uso
di Donatella Gnetti
Il Premio d’Appello si è accreditato negli anni come una manifestazione autorevole, dove non trovano posto accordi sottobanco, pressioni di case editrici o strani intrallazzi e il giudizio – giusto o sbagliato, condivisibile o meno – è sempre espressione della libera volontà dei giurati. Ma a questo punto nasce una riflessione: per l’automatismo della selezione dei libri che partecipano al premio astigiano i nostri giurati-lettori si confrontano con volumi che le giurie specializzate di altri premi hanno scelto sul mercato editoriale, hanno valutato meritevoli di considerazione e hanno sostenuto fino ai gradini più alti delle classifiche del Campiello, dello Strega, del Bancarella, talvolta mancando il primo posto per pochissimi voti. E tuttavia difficilmente i volumi del premio astigiano compaiono nelle classifiche dei libri più venduti. Ma non c’è molto da stupirsi, dal momento che a fatica e sporadicamente vi compaiono gli stessi primi classificati dei maggiori premi letterari italiani: e quando accade non restano in classifica a lungo.
...(continua su Identità)